mercoledì 5 marzo 2008

Il Daimon (Δαίμων) socratico


Il Daimon (Δαίμων) socratico
Socrate non era ateo, ma anzi affermava di credere in una particolare divinità, figlia delle divinità tradizionali, che egli chiamava dàimon. Questo termine (Δαίμων), che noi impropriamente traduciamo con demone, in realtà va inteso in modo diverso. Il daimon per i greci era un essere divino inferiore agli dei ma superiore agli uomini (una sorta di spirito, un demone benevolo). Socrate si diceva tormentato da questa voce interiore che si faceva sentire non tanto per indicargli come pensare e agire, ma piuttosto per dissuaderlo dal compiere una certa azione. Socrate stesso dice di esser continuamente spinto da questa entità a discutere, confrontarsi, e ricercare la verità morale.(Kant paragonava questo principio all'imperativo categorico, alla coscienza morale dell'uomo.)

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