giovedì 6 marzo 2008

SEPPUKU


Chiamato anche volgarmente hara-kiri = ventre-taglio, era il modo più onorevole che il samurai aveva per togliersi la vita ed era la dimostrazione finale del suo coraggio. Questo rituale era considerato un privilegio riservato solamente ai samurai i quali avevano padronanza assoluta del proprio destino. Non si conoscono le radici del seppuku ma sono conosciute le occasioni per praticarlo:
Per seguire anche nell'aldilà il proprio Signore
Per evitare di essere catturato dal nemico in caso di sconfitta
Per contestare e fare cambiare una decisione presa da un Signore
Per colpe commesse verso un superiore
Per comprendere il seppuku bisogna tornare allo studio dello zen praticato dai samurai, secondo lo zen la morte e la vita erano sullo stesso piano e quindi l'atteggiamento del giapponese deve essere positivo per entrambi gli aspettiIn Giappone la morte viene indicata con vari termini:- yamagakuru= ritirarsi sulla montagna- kumogakuru= sparire nelle nuvole- iwatagakuru= addentrarsi nella grottaPer l'Hagakure Bushido significa morte e il guerriero deve pensarci continuamente, sia alla mattina quando si alza che la sera prima di dormire, in questo modo la sua mente sarà preparata.
Il seppuku era contemplato nel bushido come metodo per evitare il disonore. Nel XVII secolo furono introdotte regole rigide nel seppuku, che lo trasformarono in un vero e proprio rituale. In Giappone il ventre hara, veniva considerato il centro dell'individuo, sede delle emozioni, della volontà, centro fisico e spirituale, quindi compiere hara-kiri significava uccidere completamente l'uomo.

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