Lutero fu l'artefice dello scisma protestante, l'iniziatore della Riforma. Nel 1511, recatosi a Roma, si rese conto che la Chiesa romana era sprofondata nella corruzione e nel malcostume, mai così lontana dall'originario insegnamento cristiano. Particolarmente scandalosa gli apparve la vendita delle indulgenze, i cui proventi dovevano servire alla costruzione della basilica di San Pietro. Lutero vide come l'indulgenza(l'annullamento dei peccati), era a quel tempo ottenibile semplicemente pagando una somma in denaro, indipendentemente dalla vera contrizione e dal pentimento del richiedente. Nel 1517 affisse alla porta del suo convento le 95 tesi contro la Chiesa romana. Partendo dallo scandalo delle indulgenze, le tesi finirono per mettere in discussione l'esistenza stessa delle gerarchie ecclesiastiche e dei sacramenti cattolici (ad esclusione del battesimo e della eucarestia, espressamente citati nella Bibbia). Lutero si fece dunque promotore di quel nuovo movimento religioso che intendeva rinnovare i termini del rapporto tra l'uomo e Dio, un ritorno all'originario messaggio evangelico, scremato da quelle “incrostazioni”della tradizione che la Chiesa romana aveva arbitrariamente e impropriamente aggiunto durante i secoli.
Nessun commento:
Posta un commento