venerdì 26 aprile 2013

POSITIVISMO



E' una corrente di pensiero che interessò l'Europa negli anni che vanno dal 1848-1870 circa. Il Termine POSITIVISMO indica il proposito di rifiutare le tendenze astratte, metafisiche, spiritualistiche proprie del romanticismo e di prendere invece in esame i fatti positivi concreti ed analizzarli alle luce della scienza. Il positivismo cerca di capire il mondo partendo unicamente dalla scienza alla quale si riconosce la capacità di giudicare gli uomini verso il  progresso e di costruire una società al più alto grado di giustizia e benessere. La scienza è ritenuta capace di dominare la natura per cui e considerata: GARANZIA INFALLIBILE DEL DESTINO DELL'UOMO. Su questa base il positivismo ritiene che: L'unica conoscenza che l'uomo ha di tutto il mondo è di tipo scientifico costruita attraverso l'osservazione dei fenomeni, la formulazione di ipotesi e la loro verifica sperimentale. La scienza deve essere assolutamente indipendente dalla religione. Ogni manifestazione della natura e dell'uomo sono spiegabili scientificamente. Per il positivismo è possibile analizzare scientificamente la società umana come un qualsiasi organismo scoprire la leggi che la regolano ed è possibile anche individuare attraverso la scienza le cure più adatte a superare i problemi della società. Questa ideologia ottimista è legata al periodo storico nel quale le invenzioni e scoperte scientifiche si susseguirono con un ritmo sempre più rapido assicurando all'uomo il dominio sulla natura ed un continuo sviluppo economico. Proprio per questo suo ottimismo che da alla ragione il positivismo è avvicinabile all'illuminismo. Tuttavia l'illuminismo era stato l'arma della borghesia europea per abbattere i pregiudizi ed i privilegi e per creare una società migliore; la borghesia del secondo '800 invece non ha di fronte a se l'assolutismo e la nobiltà ma il proletariato a cui si vuole impedire il raggiungimento dei propri diritti. Il Positivismo non possiede più quella carica rivoluzionaria dell'Illuminismo. La vera grande novità del positivismo è quella di estendere il metodo sperimentale a tutti i rami del sapere, dalla filosofia alla storia, dall'arte alla letteratura e addirittura alla realtà umana perché si riteneva che anch'essa fosse retta, come la realtà fisica, da leggi naturali. Il positivismo nacque in Francia nell'ambiente del politecnico e l'iniziatore della dottrina fu: AUGUSTO COMTE, che fu anche il fondatore della sociologia, disciplina che studia in modo scientifico la società umana come se fosse un organismo naturale. Il metodo scientifico applicate anche con rigore nell'antropologia, portò l'Inglese DARWIN a formulare LA TEORIA DELL'EVOLUZIONISMO E DELLE SUE LEGGI cioè l'adattamento all'ambiente e la selezione naturale. Darwin quindi studiò l'uomo non più come entità spirituale ma come ultimo anello della catene naturale. Questa teoria fu osteggiata dalla chiesa che invece sosteneva il CREAZIONISMO FISSISTA. Importante fu anche il critico letterario storico Ippolito Taine che vedeva negli uomini solo un prodotto di fattori ereditari dell'ambiente; egli inoltre riteneva applicabile il metodo scientifico anche all'arte contribuendo alla nascita del NATURALISMO FRANCESE. Il positivismo portò ad un cambiamento anche la letteratura sottolineando l'esigenza di un'arte ispirata al vero, lucida oggettiva che ritraesse anche gli aspetti negativi della società.