giovedì 10 aprile 2008

ALCHIMIA



Il termine alchimia deriva dall'arabo al-kimiya o al-khimiya che significa;
"fondere", "colare insieme","saldare", "allegare".
Un'altra etimologia collega la parola con Al Kemi, che significa "l'arte egizia" dato che gli antichi Egiziani chiamavano la loro terra Kemi ed erano considerati potenti maghi in tutto il mondo antico. Il vocabolo potrebbe anche derivare da kim-iya, termine cinese che significa "succo per fare l'oro".
L'alchimia è un'antica pratica protoscientifica che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, arte, semiotica, metallurgia, medicina, misticismo e religione. Vi sono tre grandi obiettivi che si propongono gli alchimisti. Il più importante traguardo dell'alchimia è la trasmutazione dei metalli in oro o argento. In secondo luogo, essi tentarono di creare la panacea universale, un rimedio che dovrebbe curare tutte le malattie, oltre a saper generare e prolungare indefinitamente la vita. La pietra filosofale era la chiave per questi obiettivi. Questa sostanza di tipo etereo (che potrebbe essere una polvere, un liquido o una pietra) avrebbe avuto il potere di rendere possibili entrambe. Il terzo obiettivo consisteva nel dare l'onniscienza. Il pensiero alchemico è considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della formulazione del metodo scientifico. L'alchimia, oltre ad essere una disciplina fisica e chimica, implicava un'esperienza di crescita ed un processo di liberazione e di salvezza dell'artefice dell'esperimento. In quest'ottica la scienza alchemica veniva sacralizzata e ricondotta ad un tipo di conoscenza metafisica e filosofica, assumendo connotati mistici e soteriologici, cosicché i processi e i simboli alchemici possiedono sovente un significato interiore relativo allo sviluppo spirituale in connessione con quello prettamente materiale della trasformazione fisica.

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