martedì 13 maggio 2008

SACRO GRAAL


Sacro Graal: nome latino medievale che deriva da gradalis (recipiente), da cui in francese Graal. Calice o piatto usato da Gesù durante l'ultima cena e che poi fu usato da Giuseppe d'Arimatea per raccogliere il suo sangue durante la crocifissione. la storia del Graal di ritrova in innumerevoli versioni. Secondo la tradizione medievale, con Chretien de Troyes (che prese come riferimento lo scritto storico latino di Geoffrey of Monmouth sulla storia dei re di Britannia del 1137), nel XII secolo assunse, nei suoi romanzi di stile cortese-cavalleresco, il simbolo di purezza ricercata dai cavalieri della tavola rotonda e da re Artù. Secondo certe tradizioni, il calice si sarebbe tramandato da generazione in generazione all'interno dell'ordine dei templari fino ai giorni nostri. Esso sarebbe ancora nascosto in una delle loro fortezze sparse per tutta Europa. Si pensa, ad esempio, che possa trovarsi nella cappella di Rolin a Midlothian sepolto insieme ad altri tesori dell'ordine, oppure nella chiesa di Rennes le Chateau, o altrove. Alcuni lo vogliono nel castello di Montsegur in linguadoca, eretto dall'ordine dei Catari e arresosi nel 1244 sotto gli attacchi dei crociati venuti dalla Francia settentrionale. Per altri, il Graal sarebbe nascosto nel castello di Corbenic, in Gran Bretagna, dove vi fu portato da Giuseppe d'Arimatea o dai suoi discepoli. I cultori del ciclo bretone di re Artù lo collocano sulla leggendaria isola di Avalon, dove risiederebbero le anime dei defunti e dove la tradizione vuole che riposi ancor oggi il corpo del grande re, in attesa di un ritorno alle armi. Forse, l'imperatore Federico II di Svevia ne fu in possesso quando decise di costruire il suo esoterico castello a pianta ottagonale sito in Puglia, il Castel del Monte. Ma, una tra le più recenti versioni è quella che vede il Graal non come la coppa che raccolse il sangue di cristo morente, ma come la discendenza stessa di Gesù. Infatti, secondo alcuni, Gesù prima di morire sulla croce (sempre che sia realmente morto, perché ci sono dei recenti dubbi pure su questo particolare...), ebbe modo di lasciare un eredità in Maria Maddalena, sua probabile consorte. Ella, successivamente, si trasferì in Francia coi suoi figli e lì, diede vita ad un'importante dinastia, quella Merovingia. Naturalmente, non si hanno prove sicure per nessuna di queste ipotesi. L'unica cosa sicura è che il Graal è il simbolo della ricerca che è in tutti noi, la ricerca del divino, di una verità assoluta. Esso rappresenta l'eterna ricerca di noi stessi e di risposte che forse non avremo mai...

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